Quest’anno il Vinitaly è stato molto intenso, come lo scorso anno del resto.
Quest’anno ad ogni corridoio, ad ogni angolo salutavamo un amico, un cliente, un produttore di vino che conosciamo.
Quest’anno ho seguito anche la amica e sommelier Adua Villa… e i suoi mille appuntamenti degustazioni, interviste, convegni.
Quest’anno abbiamo lanciato #vinoPOP, un challenge ma anche un progetto di comunicazione del vino e seguito il lancio del libro Vino Rosso Tacco 12 (scritto da Adua, edito Cairo).

Info su come partecipare e vincere un weekend immersi nel mondo del vino > VINOPOP INSTAGRAM

Ormai il mondo del vino è per me molto vicino, sono al mio sesto Vinitaly ed è stato ogni anno, sempre un crescendo di conoscenze, scoperte piacevoli, produttori e vini di livello, sorrisi, nuovi lavori e collaborazioni entusiasmanti.

Il momento più divertente?
I selfie. Li ho fatti praticamente con tutti:
Famosi…
Gianfranco Vissani
Bruno Gambacorta – Rai2
Adua Villa
Fede & Tinto
Charlie Arturaola
e meno famosi … ma comunque amici.
Li trovate tutti qui > Album Facebook @ilarysgrill

L’azienda che mi ha stupito?
Vignaioli Specogna, Friuli.
Ho bevuto la loro Ribolla e il Duality. Stratosferici. Compratene cartoni su cartoni 🙂
Adorabili anche i ragazzi della cantina, giovani, sorridenti, entusiasti, belli.

Lo stand più bello?
Mi è piaciuto molto Arnaldo Caprai che da anni punta sul green e il legno, molto semplice e affatto pacchiano come molti altri ancora retrò.
Mi è piaciuto l’interno dello stand Bellavista | Terre Moretti, con la loro nuova coloratissima comunicazione New Air on Wine (di cui ho seguito le digital PR, ve ne ho parlato qui) fresca, nuova, differente da tute le altre bollicine.

Stile completamente differente, molto chic quello delle Tenute Santa Margherita (Marzotto) che ora annovera tra le varie etichette anche Cà del Bosco.

Noi abbiamo degustato con Adua, Kettmeier, cantina del gruppo dell’Alto Adige.
Una new entry?
I vini Calabri, mai bevuti prima, una bella scoperta.
Loro dicono: facciamo vini da 3000 anni… 🙂
Il personaggio preferito?
Sicuramente e assolutamente il magico Charlie Arturaola, l’uomo del vino.
Uno dei migliori sommelier al mondo, di una naturalezza, simpatia e semplicità che in pochi riescono a mantenere ai suoi livelli.
Un must have del Vinitaly! (primo a sinistra!)
L’aspetto negativo?
La rete cellulare, come ogni anno, no connessione 3G, no chiamate, no messaggi.
Telefonino non funzionante nè domenica nè il lunedì. Un problema mai affrontato e spiacevole per tutti.
Questo anche a discapito dell’evento stesso che potrebbe avere triplicato/quadruplicato il numero di attività social e web in quei giorni.
E forse anche il cibo, se non hai le dritte giuste mangi per giorni panini e piadine che non sanno di niente.
Se però hai le dritte e/o sei con aziende che ti ospitano hai la possibilità di mangiare da chef stellati divinamente e/o semplicemente stuzzicare negli stand cibi buoni (io quest’anno l’ho fatto da Santa Margherita, lo scorso anno ero ospite di Caprai e ho divinamente goduto con Gennaro Esposito), credo anche che dipenda dai singoli produttori, alcuni ci tengono e hanno sempre qualcosa da mangiare anche per chi probabilmente non comprerà mai il loro vino, altri non fanno neanche assaggiare i vini… dobbiamo ricordarci che è pur sempre una fiera B2B (ristoratori, aziende,buyer) e non ci si dovrebbe andare per bere e basta, almeno non solo per questo. Viceversa “portatevi i Crackers!” 🙂
e seguite @winemagazine ;-P