Instagram ADS: uno strumento ancora da affinare
Tutti sanno che da Settembre 2015 Instagram/Facebook ha introdotto la possibilità in Italia, prima a pochi selezionati “mega brand” italiani, poi a”chiunque” (anche privati) di fare pubblicità a pagamento sulla piattaforma Instagram.
Dopo mesi di critiche, polemiche e commenti molto oltre il limite della decenza sotto quasi tutti i post sponsorizzati, ora sembra che lentamente gli utenti stiano facendo la pace con la pubblicità su Instagram.
Per chi si occupa di marketing questo passo era atteso da anni e decisamente utile per il futuro del social stesso. Ora finalmente grandi realtà ma anche medio-piccole aziende stanno capendo che Instagram è IL social, e che non possono più trattarlo come un giochino. Credo che nel 2016 avremo ancora molto da dire e da fare su questo media con anche una bella novità che ancora non si può svelare che mi vede coinvoilta con altri due professionisti digitali … 😉
Per capire bene come impostare una corretta campagna Instagram potete leggere la guida ufficiale di Facebook.
Le campagne Instagram si creano da Power Editor Facebook, dovete dunque avere un account Facebook personale e un account pubblicitario attivo cui collegare poi un account Instagram.
Se non avete foto qualitativamente valide e un profilo instagram degno di nota, vi consiglio di fare prima questi due passaggi per arrivare poi alla “sponsorizzata” a pagamento. Nei mesi scorsi abbiamo visto campagna che linkavano ad account “vuoti” ovvero senza foto nello profilo … perchè? Ancora peggio, campagne con foto di bassissima qualità sia estetica che grafica (ne vedo ancora oggi). Sono errori da evitare nella maniera più assoluta. Chi sta su Instagram (utenza e vostro potenziale target se siete un brand che vuol vendere) ci sta perchè ama la fotografia e vuole vedere belle foto (almeno questo è l’assunto di base) , un contenuto pubblicitario, già di sua natura poco attraente, deve essere curato e studiato per Instagram, altrimenti sarà un completo flop.
Appena sono comparse le prime ADS le ho studiate un po’ e mi sono stupita del fatto che moltissimi (quasi tutti) i brand usassero testo nella foto stessa, spesso grafiche piuttosto invasive, a volte loghi e brand in primo piano. Mesi fa lessi delle guidelines interne di Instagram relative all’ADS che sottolineavano come fosse importante non avere loghi e scritte “all’interno della foto”. Ora perchè in Italia abbiamo visto nell’80% dei casi scritte, testi, grafiche pesanti e loghi in prima linea?
Vi lascio qualche esempio che ho archiviato in questi 3 mesi circa di sponsorizzate… Vi ho selezionato la campagna con la pagina che si apre cliccando nella foto (in tutta la foto) o sul tasto in basso a destra “scopri di più”.. Per fortuna quasi tutti linkano al loro shop on line , qualcuno ad Amazon (?) in linea di massima in 3 click si può procedere all’acquisto diretto del prodotto in maniera piuttosto semplice.
Queste per me sono alcune delle migliori (vd Gucci e Estee Lauder sopra).
Ford Italia che lancia il primo Insta Ride con un “gioco” Instagram sponsorizzato, bella la creatività e bella case history.
Samsung Italia lancia il canale Instagram in Italia con le sponsorizzate e con creatività studiate e valide per la piattaforma.
Yoox che linka all’installazione della sua app per lo shopping online con una fotografia molto bella.
Ricapitolando per creare una campagna che funzioni su Instagram:
- usate immagini fotografiche qualitative e non solo di prodotto
- il link esterno deve rimandare allo shop online o app di proprietà o sito web (in base alla vs strategia digitale)
- targettizzate al meglio l’utenza
- dedicate un budget all’ads costante nel tempo e possibilmente create campagne mixate anche su FB
- analizzate sempre i risultati.
- se non riuscite da soli, fatevi consigliare da chi lo fa di lavoro.
Finalmente anche Instagram ha il suo “ROI”, ora saranno felici tutti i consulenti digitali d’italia! 😉
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