E’ stata la mia seconda Biennale d’arte.
Due anni fa mi colpì molto il padiglione italiano, tanto criticato e curato da Sgarbi.
Quest’anno l’ho vista di frettissima, in poche ore, e credo ci tornerò.
Ho visto diversi padiglioni esteri.
Il migliore per me è stato quello Russo: arte contemporanea interattiva, solo donne dentro, che animano il padiglione con ombrelli e monete d’oro. Qui le foto scattate sono bellissime.

Altro padiglione che ho adorato e che mi ha stimolato molto è stato quello sudamericano:

Con tantissime spezie ed un odore intensissimo …

e con l’opera del chewing gum, chiunque è invitato ad appiccicare il proprio gum sullo schermo, a fine Biennale i visi proiettati non si vedranno più.. e il nostro Dna sarà li sullo schermo.

Infine quest’opera veneziana con visi veri di veri veneziani.
Molto toccante e vera, un corpo senza anima diventa così…

4 delle tante opere viste mi hanno fatto pensare che vale sempre la pena andare a Venezia, soprattutto durante la Biennale, ma non solo… ogni angolo della città è un quadro…